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Stigma dell’obesità nell’ambiente sanitario. Breve guida per riconoscerlo e strategie per ridurlo

Contributo: Daniele Di Pauli

Stigma dell’obesità nell’ambiente sanitario. Breve guida per riconoscerlo e strategie per ridurlo

Quando si guarda all’obesità l’aenzione è spesso rivolta all’impao che l’eccesso di peso può avere sulla salute fisica della persona. Tuavia, uno degli aspe« più debilitan. del vivere in una condizione di obesità è data dallo sgma verso questa malaa cronica e chi ne è a.eo. Per sgma verso l’obesità si intende “una svalutazione sociale della persona a causa del suo peso”. Infa, le persone con obesità sono bersaglio di numerosi stereopi negavi che le ritraggono come golose, pigre, senza forza di volontà, incuran. della propria salute; in poche parole, colpevoli della loro condizione. Ques. aeggiamen. negavi possono portare a vere e proprie forme di discriminazione nelle aree più importan. della vita di una persona come: scuola, lavoro, cure sanitarie, relazioni interpersonali e tempo libero. Penalizzazioni salariali, mancate assunzioni, valutazioni accademiche più scarse, prese in giro da parte dei famigliari possono essere esempi di discriminazione a causa del peso. L’ambiente sanitario è uno dei luoghi dove le persone a.ee da obesità sperimentano più frequentemente lo sgma sul peso. Aeggiamen. negavi sono sta. rileva. in diverse figure sanitarie, negli studen. di medicina e perfino nei professionis. che lavorano nel campo dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare. Sebbene la leeratura scienfica prenda in considerazione principalmente la realtà americana, aeggiamen. negavi sul peso nei professionis. della salute sono sta. rileva. anche in Canada, Australia, Germania, Francia, Polonia, UK e Olanda. Una survey del 2021 di Sobczac e colleghi ha trovato che circa la metà dei professionis. intervista. era stato tesmone di una comunicazione o comportamento sgmazzante dei colleghi verso i pazien. a.e« da obesità.

Modi in cui lo sgma sul peso si manifesta nei professionis. della salute:

. Linguaggio sgmazzante, insensibile e colpevolizzante (farsi come “sei pigro”, “ad Auschwitz non è mai ingrassato nessuno”, “non . curi della tua salute”).
. Aeggiamen. e stereopi negavi basa. sul peso (es. considerare la persona a.ea da obesità pigra, non collaborava ecc./ dedicare meno tempo durante le visite, mostrare un aeggiamento colpevolizzante).
. Aribuire le cause dell’obesità al controllo/scelte personali (es. non tenere conto della complessità e diversi faori coinvol. nella regolazione del peso corporeo e meccanismi della fame e sazietà).
. Usare una terminologia sul peso verso la quale i pazien. non si sentono a loro agio (sebbene non ci sia un accordo unanime la ricerca ha mostrato che alcuni termini sono preferi. e altri meno dalle persone a.ee da obesità).
. Mancanza di una comunicazione centrata sul paziente (significa che a volte il professionista della salute si concentra solo sulla perdita di peso tralasciando la persona e il suo contesto di vita).
. Costruzione di un rapporto professionista della salute-paziente inadeguato e mancanza di empatia.
. Aribuire i problemi che si presentano al peso senza considerare altre spiegazioni.
. Enfasi sul peso e la perdita di peso come unico obievo.


Esito sulla cura, ed esi. della cura, nei pazien:

. I pazienti si sentono giudicati e incolpati per la loro condizione di peso.
. I pazienti hanno una minore fiducia nei curanti.
. Scarsa/Povera comunicazione professionista della salute-paziente.
. Ridotta qualità dell’assistenza al paziente.
. Attrezzature mediche inadeguate ad accogliere pazienti di corporatura diversa.
. Scarsa aderenza al trattamento da parte del paziente ed effetti sui risultati del trattamento.
. Aumento dell’attrito clinico.
. Evitamento del paziente nel cercare cure e/o ritardo nelle cure.

In una recente pubblicazione Rebecca Puhl (2023), da cui sono tratti anche i precedenti elenchi, vengono suggerite le seguenti strategie per ridurre lo stigma sul peso nell’ambiente sanitario che possono costituire una guida per ogni professionista della salute che scelga una cura libera da stigma sul peso. Poiché spesso gli atteggiamenti negativi nei sanitari sono impliciti (non si ha la consapevolezza di averli), i seguenti punti se letti con curiosità e apertura possono invitare a riflessioni costruttive e a migliorare la qualità di cura offerta alle persone affette da obesità (e non solo).

Strategie per ridurre lo stigma sul peso in ambiente sanitario:
-Educare sulla complessa eziologia dell’obesità e sui complessi meccanismi di regolazione del peso corporeo.
-Educare sullo stigma basato sul peso e le sue conseguenze dannose sulla salute e benessere del paziente.
-Formazione degli operatori sanitari per aumentare la autoconsapevolezza degli operatori rispetto ai pregiudizi personali sul peso corporeo.
-Training per migliorare una comunicazione supportiva, rispettosa e centrata sul paziente sulla salute legata al peso.
-Includere la tematica dello stigma sul peso nei programmi delle facoltà di medicina e formazione continua ini medicina.
-Implementazione degli standard per assicurare una formazione completa sull’obesità e
nutrizione nelle scuole di medicina.
-Attuazione di molteplici interventi di riduzione dello stigma per i professionisti della salute
-Sviluppo di metodologie per certificare la conoscenza dello stigma sul peso e abilità e pratiche libere da stigma.

Modello C.I.A.O.
Visto quanto sopra suggerito, nel libro Obesità e Stigma (2021) viene proposto il modello C.I.A.O. nel quale le lettere che formano la parola di saluto amichevole ormai di uso internazionale indicano (Conoscere, Identificare i propri atteggiamenti personali, Accogliere, Organizzare l’ambiente) che descrivono suggerimenti utili a tutti i professionisti della salute, per un’accoglienza rispettosa, libera da pregiudizi e centrata sui bisogni della persona affetta da obesità.

C. Conoscere:
Fa riferimento a 5 principi fondamentali, presi dai lavori del dr. Arya Sharma (https://www.slideshare.net/DrAMSharma/key-principles-of-obesity-management), che ogni professionista della salute dovrebbe tenere a mente quando tratta una persona affetta da obesità. I 5 punti sono:
1. L’obesità è una malattia cronica e progressiva.
2. La gestione dell’obesità è focalizzata sul migliorare la salute e il benessere della persona e non sulla mera perdita di peso.
3. Individuare le cause dell’aumento di peso e affrontare gli ostacoli.
4. Gli obiettivi di trattamento variano da persona a persona.
5. Il Best Weight (“peso ragionevole”) potrebbe non corrispondere mai al “peso ideale”.

I. Identificare i propri atteggiamenti: Riguarda il prendere consapevolezza, con apertura, curiosità e assenza di giudizio delle convinzioni personali sull’obesità, e il peso corporeo, e su come queste opinioni possono influenzare la cura del paziente.

A. Accogliere: Fa riferimento al modo adeguato di lavorare e relazionarsi con la persona affetta da obesità, attraverso una comunicazione centrata sulla persona e non sul peso, ponendo attenzione alla comunicazione verbale e non verbale e alla complessità che l’argomento “peso” può creare nella relazione medico-paziente.

O. Organizzare l’ambiente: Pone l’attenzione sull’importanza di offrire al paziente con obesità un ambiente e delle “forniture” che lo facciano sentire accolto, sicuro e rispettino la sua privacy.

Conclusioni:
Lo stigma sul peso ha diverse facce e si manifesta, spesso in modo subdolo, nei domini più importanti della vita. Come professionisti della salute abbiamo una grande responsabilità e opportunità di offrire una cura rispettosa e libera da pregiudizi facendo sentire i nostri assistiti accolti e compresi verso una malattia spesso vista come una colpa e scelta personale. Albert Stunkard ci insegna che il più grande regalo che noi professionisti della salute possiamo fare alla persona con obesità è quello di trattarla con rispetto.

Bibliografia

Puhl RM, Heuer CA. The stigma of obesity: a review and update. Obesity (Silver Spring). 2009 May;17(5):941-64. doi: 10.1038/oby.2008.636. Epub 2009 Jan 22.
Puhl RM. Weight Stigma and Barriers to Effective Obesity Care. Gastroenterol Clin North Am. 2023 Jun;52(2):417-428. doi: 10.1016/j.gtc.2023.02.002. Epub 2023 Apr 7. PMID: 37197883.
Sobczak K, Leoniuk K. Attitudes of Medical Professionals Towards Discrimination of Patients with Obesity. Risk Manag Healthc Policy. 2021 Oct 7;14:4169-4175. doi: 10.2147/RMHP.S317808. PMID: 34675711; PMCID: PMC8504468.
Di Pauli D. Obesità e Stigma. 2021. Ed. Positive Press

Brownell, K. D., Puhl, R. M., Schwartz, M. B., & Rudd, L. (Eds.). (2005). Weight bias: Nature, consequences, and remedies. Guilford Publications.

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