Autore :
SIO

Sex differences in body composition in people with prediabetes and type 2 diabetes as compared with people with normal glucose metabolism: the Maastricht Study

Contributo di Guzzardi

Sex differences in body composition in people with prediabetes and type 2 diabetes as compared with people with normal glucose metabolism: the Maastricht Study

Differenze di genere nella composizione corporea tra individui con prediabete o diabete di tipo 2 e individui con normale metabolismo glucidico: studio Maastricht

Background e obiettivi: L’obesità è uno dei maggiori fattori di rischio del diabete di tipo 2. Tuttavia è noto che la composizione corporea è diversa tra femmine e maschi. Questo studio ha l’obiettivo di analizzare la relazione tra composizione corporea e diabete, e il ruolo del genere in questa associazione.
Metodi: In una ampia coorte di individui (n= 7639, età 40-75 anni, 50% donne, 25% diabete di tipo 2) sono state stimate le associazioni e le relative differenze sesso-specifiche tra prediabete (definito come alterata glicemia a digiuno e/o alterata tolleranza glucidica a digiuno) o diabete di tipo 2 e varie misure di composizione corporea ottenute attraverso DEXA o MRI e la circonferenza dei fianchi, utilizzando come controllo individui con normale metabolismo glucidico. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata attraverso regressioni multiple aggiustate per età, altezza e potenziali confondenti, e utilizzando sesso-per-diabete come termine di interazione.
Risultati: I pazienti con prediabete e diabete di tipo 2, sia donne che uomini, hanno una maggiore quantità di massa grassa, massa magra e circonferenza dei fianchi rispetto agli individui con normale metabolismo glucidico. Tuttavia, nelle donne si osserva una maggiore differenza nella quantità di tessuto adiposo sottocutaneo, nella circonferenza dei fianchi e nella massa magra, sia totale che periferica, tra individui con diabete di tipo 2 e controlli rispetto agli uomini (differenza media misurata nelle donne meno differenza media misurata uomini [95% CI] nei parametri indicati sopra: 15.0 cm2 [1.5, 28.5], 3.2 cm [2.2, 4.1], 690 g [8, 1372] e 443 g [142, 744]). Al contrario, l’aumento di tessuto adiposo viscerale nei pazienti con diabete di tipo 2 rispetto ai controlli è maggiore negli uomini che nelle donne.
Non ci sono invece differenze legate al genere nella percentuale di grasso epatico né nel suo incremento tra individui con diabete di tipo 2 e individui con normale metabolismo glucidico.
Considerando la condizione di prediabete invece che di diabete di tipo 2, le differenze nelle misure di composizione corporea rispetto agli individui con normale tolleranza glicemica vanno nella stessa direzione, ma senza differenze statisticamente significative tra uomini e donne.
Conclusioni: I risultati di questo studio indicano che ci sono specifiche differenze legate al genere nei parametri di composizione corporea e distribuzione del grasso associati allo sviluppo del diabete di tipo 2. Il significato fisiopatologico di queste osservazioni richiede tuttavia ulteriori studi.

Commento
I dati di questo studio mettono in evidenza differenze legate al genere nei parametri antropometrici associati allo sviluppo del diabete di tipo 2, e riportano un maggior aumento del tessuto adiposo sottocutaneo e della circonferenza dei fianchi nelle donne, e un maggior aumento del grasso viscerale negli uomini. Le differenze tra uomini e donne non raggiungono la significatività statistica se si considera invece la localizzazione dei depositi di grasso, ovvero l’aumento di grasso periferico, o di quello localizzato a livello del tronco, o il grasso ginoide o il grasso totale. Non ci sono differenze legate al genere neanche nel grasso intraepatico.
Lo studio è stato effettuato in una popolazione molto ampia e con ampio range di BMI, comprendente individui normopeso, con sovrappeso e con obesità. Negli individui con obesità, un eccesso di tessuto adiposo viscerale e il correlato aumento di grasso epatico e pancreatico determinano un aumentato rischio di diabete di tipo 2. I risultati di questo studio implicano che questa relazione è diversa tra uomini e donne. Nelle donne lo sviluppo di diabete di tipo 2 si associa ad un inferiore aumento di tessuto adiposo viscerale a parità di grasso intraepatico rispetto agli uomini. Questa osservazione è coerente con dati di letteratura che indicano che il tessuto adiposo viscerale sia più fortemente associato con l’insulino-resistenza e con il diabete di tipo 2 nelle donne che negli uomini, suggerendo che un incremento quantitativamente minore potrebbe avere un effetto metabolico più deleterio nelle donne che negli uomini.
Le differenze nella tipologia di grasso il cui aumento è associato allo sviluppo del diabete di tipo 2 in uomini e donne rispecchia la nota differente distribuzione di grasso tra i due sessi, con prevalenza di grasso sottocutaneo nelle donne e di grasso viscerale negli uomini. Tuttavia, mentre è il grasso viscerale è considerato metabolicamente dannoso, il grasso sottocutaneo, soprattutto quello localizzato a livello gluteofemorale, è considerato meno pericoloso o addirittura protettivo perché in grado di tamponare livelli troppo alti di substrati circolanti. La relazione qua riportata tra aumento di grasso sottocutaneo e di circonferenza dei fianchi e sviluppo del diabete di tipo 2 indica invece che un aumento eccessivo di tale deposito sia pericoloso per l’omeostasi glucidica. Altri studi suggeriscono che questo può accadere per un meccanismo di saturazione della funzione di buffer attribuita a questo deposito adiposo.
In una sotto-analisi in cui sono state escluse le donne in premenopausa, il maggior amento di tessuto adiposo sottocutaneo associato al diabete di tipo 2 nelle donne rispetto agli uomini è attenuato. Gli estrogeni infatti favoriscono il deposito di tessuto adiposo sottocutaneo che quindi si riduce conseguentemente al calo degli estrogeni dopo la menopausa. Pertanto, anche l’età e l’assetto ormonale sono importante nel definire la relazione tra parametri antropometrici e rischio di diabete di tipo 2.
In questo studio anche un aumento di massa magra è stato messo in relazione con lo sviluppo de diabete di tipo 2, sia negli uomini che nelle donne, con un maggior incremento in queste ultime. I dati di letteratura sulla relazione tra massa magra e sviluppo del diabete di tipo 2 sono non omogenei. Una possibile spiegazione della relazione positiva individuata dagli autori è che il muscolo possa essere aumentato in massa ma ridotto in funzionalità per un effetto lipotossico legato alla massa adiposa adiacente. Tuttavia non è chiaro perché le donne dovrebbero essere più soggette a questo meccanismo.
I risultati di questo studio implicano che se le differenze sesso-specifiche nella composizione corporea sono importanti nella fisiopatologia del diabete, allora si dovrebbero pensare misure di prevenzione sesso-specifiche. Bisogna tuttavia considerare che, per quanto effettuato su una popolazione molto ampia, si tratta di uno studio cross-sectional e correlativo. Ulteriori studi che includano dati longitudinali e la misurazione di parametri legati alla sensibilità insulina e/o alla funzione beta-cellulare potrebbero chiarire le differenti relazioni tra parametri antropometrici e sviluppo di diabete nei due sessi.

Rianneke de Ritter et al. Sex differences in body composition in people with prediabetes and type 2 diabetes as compared with people with normal glucose metabolism: the Maastricht Study; Diabetologia. 2023 Feb 20. doi: 10.1007/s00125-023-05880-0. Online ahead of print

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