Autore :
SIO

Massa grassa e massa magra in relazione alla mortalità generale e causa-specifica

Contributo: Lampignano

Titolo Originale
Predicted fat mass and lean mass in relation to all-cause and cause- specific mortality

Titolo in italiano
Massa grassa e massa magra in relazione alla mortalità generale e causa-specifica

Background e obiettivi: Gli studi sull’associazione prospettica della composizione corporea e la mortalità nella popolazione generale sono limitati. Gli autori di questo studio hanno esaminato questa associazione utilizzando i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), un campione rappresentativo di adulti statunitensi, collegato ai dati del National Death Index

Metodi: sono stati analizzati i dati del NHANES raccolti tra il 1988 e il 1994 e tra il 1999 e il 2014, con 55818 partecipanti (50,6% donne, età media: 45 anni). L’analisi della composizione corporea è stata effettuata tramite dexa. La massa grassa (FM) e la massa magra (LM) sono state calcolate utilizzando le equazioni antropometriche validate e specifiche per sesso sviluppate dal NHANES sulla base di età, razza, altezza, peso e circonferenza della vita. La composizione corporea e altre covariate sono state misurate in una sola valutazione.

Risultati: La FM media era di 24,1 kg [95% intervallo di confidenza (CI): 23,9-24,3] per i partecipanti maschi e 29,9 kg (95% CI: 29,6-30,1) per le partecipanti femmine, mentre la LM media era di 59,3 kg (95% CI: 59,1-59,5) per i partecipanti maschi e 41,7 kg (95% CI: 41,5- 41,8) per le partecipanti femmine. Durante un periodo mediano di 9,7 anni dall’indagine, si sono verificati 10 408 decessi. Quando la FM e la LM sono state entrambe incluse nel modello di Cox, la FM ha mostrato un’associazione a forma di U con la mortalità per tutte le cause, con un rischio significativamente più elevato a due estremità: Quintile 1 (HR, 1.17; 95% CI: 1.05-1.31), Quintile 2 (HR, 1.14; 95% CI: 1.04-1.26) e Quintile 5 (HR, 1.37; 95% CI:

1.12-1.68) rispetto al Quintile 3. Al contrario, la LM ha mostrato un’associazione a forma di L con la mortalità per tutte le cause, con una mortalità più alta in quelli con massa magra inferiore: Quintile 1 (HR, 1,64; 95% CI: 1,46-1,83) e Quintile 2 (HR, 1,29; 95% CI: 1,18-1,42) rispetto al Quintile 3. Risultati simili sono stati trovati per la mortalità specifica per cause cardiovascolari, tumorali e respiratorie. L’età però ha modificato questa associazione: è stata rilevata infatti un’associazione positiva della FM con la mortalità nei partecipanti più giovani (<60 anni), ma un’associazione approssimativa a forma di J nei partecipanti più anziani (≥60 anni) (interazione P <0,001); c’era una più forte associazione inversa tra LM e mortalità nei partecipanti più anziani (≥60) rispetto a quelli <60 anni (interazione P <0,001)

Conclusioni: gli autori hanno riscontrato che la LM era inversamente associato alla mortalità, mentre la FM ha mostrato un’associazione positiva con la mortalità nei partecipanti più giovani e una tendenza a forma di J con la mortalità nei partecipanti più anziani. Poiché l’associazione inversa della FM con la mortalità era più forte negli anziani, questi risultati sottolineano l’importanza di mantenere livelli relativamente più alti di massa muscolare magra negli adulti più anziani e livelli relativamente più bassi di adiposità negli individui più giovani.

Commenti: Questo studio arricchisce i risultati degli studi precedentemente pubblicati dimostrando che l’età può modificare l’associazione tra la massa grassa prevista e la mortalità per tutte le cause. Le analisi stratificate per età nello studio attuale hanno mostrato che c’era un’associazione positiva monotona della massa grassa prevista con la mortalità per tutte le cause nei partecipanti più giovani, ma una tendenza approssimativa a forma di J nei partecipanti più anziani. È stato suggerito che il maggior rischio di mortalità nei partecipanti più anziani con massa grassa inferiore può essere attribuito alla causalità inversa e al potenziale effetto confondente di abitudine al fumo, perdita di peso recente e malattia preesistente. Tuttavia, dopo aver considerato questi fattori confondenti, l’associazione è rimasta, forse indicando l’importanza delle riserve nutrizionali sulla mortalità in età avanzata. Inoltre, il presente studio ha mostrato che l’associazione inversa tra massa grassa e mortalità era più forte in quelli senza obesità addominale (vs. partecipanti con obesità addominale), suggerendo che l’aumento del rischio di mortalità associato a bassa FM può essere parzialmente spiegato dalla perdita di grasso benefico, come quello nella zona gluteo-femorale e il tessuto adiposo bruno, che sono indipendentemente associati con un profilo lipidico e glucidico protettivo e una diminuzione del rischio cardiovascolare e metabolico. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire dove la distribuzione del grasso regione-specifica è effettivamente benefica per i soggetti più anziani.

Liu M, Zhang Z, Zhou C, Ye Z, He P, Zhang Y, Li H, Liu C, Qin X. Predicted fat mass and lean mass in relation to all-cause and cause-specific mortality. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2022 Jan 23. doi: 10.1002/jcsm.12921. Epub ahead of print. PMID: 35068076.

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1002/jcsm.12921

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