L’irisina è un predittore di obesità sarcopenica nel diabete di tipo 2

Contributo: Gortan Cappellari
L’irisina è un predittore di obesità sarcopenica nel diabete di tipo 2
Abstract tradotto
Ci siamo prefissi l’obiettivo di valutare la sarcopenia e l’obesità sarcopenica (SO) in pazienti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM), le possibili relazioni con i livelli sierici di irisina e miostatina e l’effetto del controllo glicemico sull’OS. Novanta pazienti con T2DM sono stati inclusi in questo studio trasversale. La sarcopenia è stata determinata valutando la massa muscolare (analisi bioimpedenziometrica), la forza muscolare (HGS) e la velocità dell’andatura (GS). Sono stati considerati sarcopenici i pazienti che presentavano perdita di massa muscolare assieme a riduzione funzionale della forza e/o performance. In aggiunta, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi sulla base del rapporto massa grassa(FM)/fat free mass(FFM) [gruppo 1: percentili 5-50; gruppo 2: percentili 50-95; gruppo 3: percentili ≥95 (obesità sarcopenica)]. I livelli di irisina e miostatina ed i parametri metabolici sono stati misurati in tutti i pazienti. La prevalenza di sarcopenia e SO era 25.6% e 35.6%, rispettivamente. I livelli di irisina risultavano più bassi nei pazienti con obesità sarcopenica, mentre l’emoglobina glicata (A1c), l’indice di massa corporea (BMI), FM e FM-index erano più elevati (p<.05). Dal gruppo 1 al gruppo 3 aumentavano BMI, FM, FM-index, GS, miostatina, e A1c, mentre risultavano decrescenti la percentuale di massa muscolare, HGS e l’irisina (p<.05). Abbiamo osservato una correlazione positiva tra FM/FFM e miostatina ed una negativa tra FM/FFM e irisina (r = 0.303, P = .004 vs. r = -0.491, P < .001). L’irisina si confermava un importante predittore di SO, anche dopo aggiustamento per le variabili confondenti (OR:1.105; 95% CI:0.965-1.338, P = .002). Il valore di cut-off ottimale dell’irisina per predire SO era di 9.49 ng/mL (specificità = 78.1%, sensibilità = 75.8%). In aggiunta, A1c era un importante fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di SO (OR:1.358, P = .055). Questo studio mostra che nei pazienti con T2DM, bassi livelli di irisina (<9.49ng/mL) assieme ad un inadeguato controllo glicemico costituiscono un fattore di rischio indipendente, in particolar modo per l’obesità sarcopenica.
Commento
Con l’aumento del tasso di obesità, risulta sempre più necessario identificare, proprio tra gli obesi, i soggetti a maggior rischio di complicanze metaboliche. In quest’ottica si inserisce il dibattito scientifico sull’obesità sarcopenica ed i relativi meccanismi molecolari, che è in forte espansione. Aldilà dei criteri diagnostici che sono ancora oggetto di discussione, vi è forte consenso sul fatto che nei soggetti obesi con minor massa e funzione muscolare, le alterazioni metaboliche siano ulteriormente e pesantemente aggravate.
In tale ottica, l’irisina, ormone legato alla funzione muscolare con effetti sul metabolismo del tessuto adiposo, appare essere un buon candidato da indagare nella ricerca di marcatori e meccanismi dell’obesità sarcopenica. L’irisina è, infatti, un ormone prodotto dal tessuto muscolare (miochina), in un processo legato alla contrazione, che produce effetti sul dispendio energetico, l’insulino-sensibilità ed il browning del tessuto adiposo bianco. Complessivamente, il ruolo dell’ormone necessita ancora di essere completamente caratterizzato, tuttavia diversi studi concordano sul fatto che l’irisina diminuisca con il calo della massa e della funzione muscolare e che tale ormone sia quindi coinvolto negli effetti benefici dell’attività fisica nel tessuto adiposo bianco. Risulta però ancora largamente dibattuta la potenziale effettiva rilevanza dell’ormone nelle disfunzioni metaboliche associate all’obesità.
In questo lavoro gli autori indagano proprio il rapporto tra obesità, sarcopenia e diabete mellito di tipo 2. E’ importante notare come sia l’obesità sia il T2DM abbiano notoriamente effetti negativi, almeno in termini relativi, sulla massa e sulla funzione muscolare. I presenti dati mostrano per la prima volta come bassi livelli di irisina nei soggetti con diabete mellito di tipo 2 siano specificamente associati a obesità sarcopenica e come tale associazione, unita al cattivo controllo glicemico costituisca un importante fattore di rischio.
Il lavoro di Oguz et al. presenta alcuni limiti che richiedono ulteriori valutazioni e conferme da studi più ampi. Ad esempio, i criteri utilizzati per la diagnosi di obesità sarcopenica possono risultare discutibili, riflettendo solo parte del dibattito corrente in merito. Inoltre la ridotta numerosità campionaria, così come l’attribuzione arbitraria dei soggetti ai gruppi sulla base dei percentili e la conseguente metodologia statistica impiegata, implicano che per ipotizzare una rilevanza clinica più generale dei risultati, siano necessarie conferme in studi più ampi. Analogamente, il cut-off per irisina identificato dagli autori non è, allo stato, validato ed applicabile in altre coorti o nella popolazione generale. Infine, la metodologia relativa alla misurazione corporea (BIA) non fornisce informazioni relative alla eventuale componente adipocitaria nel tessuto muscolare, che in questo contesto potrebbe certamente risultare interessante investigare.
Tuttavia, pur con i limiti descritti, lo studio ha però certamente il merito di supportare con forza un possibile ruolo dell’irisina nella fisiopatologia dell’obesità sarcopenica e delle sue complicanze metaboliche. Tali dati aprono così la strada ad altri studi che potranno eventualmente dimostrare la rilevanza clinica dell’irisina quale marcatore per identificare i soggetti più a rischio o anche come bersaglio terapeutico.
Estremi bibliografici
Ayten Oguz, MD, Murat Sahin, MD, Dilek Tuzun, MD, Ergul B. Kurutas, PhD, Cansu Ulgen, MD, Ozlem Bozkus, PhD, and Kamile Gul, MD
Irisin is a predictor of sarcopenic obesity in type 2 diabetes mellitus
Medicine (Baltimore). 2021 Jul 2; 100(26): e26529
doi: 10.1097/MD.0000000000026529
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