Effect of Sleep Extension on Objectively Assessed Energy Intake Among Adults With Overweight in Real-life Settings. A Randomized Clinical Trial
Contributo: Simona Bo
Effect of Sleep Extension on Objectively Assessed Energy Intake Among Adults With Overweight in Real-life Settings. A Randomized Clinical Trial
Effetto di un prolungamento del tempo dedicato al sonno sull’intake oggettivo di calorie in adulti con sovrappeso in una situazione di real-life: un trial randomizzato controllato
Introduzione: La restrizione delle ore di sonno è stata dimostrata essere una condizione che predispone ad aumentato rischio di obesità. Se incrementare la durata del sonno possa in qualche modo mitigare questo rischio rimane ad oggi da dimostrare. L’obiettivo del presente trial randomizzato controllato monocentrico, condotto dal 1/1/2014 al 30/10/2020, è dunque quello di verificare se il prolungamento delle ore di sonno in una situazione di real-life si associ a variazioni degli apporti calorici, del dispendio energetico e del peso corporeo in adulti con sovrappeso, abitualmente sottoposti a restrizione delle ore di sonno.
Metodi: I partecipanti sono adulti di età 21-40 anni, con BMI 25.0-29.9 kg/m2 che abitualmente dormono meno di 6.5 ore per notte. Dopo due settimane di osservazione, i partecipanti sono stati randomizzati a ricevere rispettivamente un intervento educativo di igiene del sonno con l’obiettivo di incrementare le ore di riposo notturno fino a 8.5 ore (gruppo “sleep extension”) o a continuare con le usuali abitudini di riposo notturno (gruppo di controllo) per 2 settimane. Non sono state fornite ulteriori raccomandazioni dietetiche o relative all’attività fisica, ma ciascuno doveva proseguire con il suo usuale stile di vita. L’outcome primario era la variazione degli apporti calorici rispetto al momento dell’arruolamento, che venivano valutati in modo oggettivo come la somma tra la spesa energetica totale (misurata con il metodo dell’acqua doppiamente marcata) e i cambiamenti delle riserve energetiche corporee (calcolati come regressione dei valori di peso quotidiano e i cambiamenti nella composizione corporea determinati con la metodica DEXA – dual-energy x-ray absorptiometry). La durata del sonno veniva monitorata con metodo actigrafico. Tutte le elaborazioni sono state condotte in linea con i principi dell’analisi “intention-to-treat”.
Risultati: Sono stati randomizzati 80 partecipanti di età 29.8±5.1 anni (41 maschi, 39 femmine). Nel gruppo “sleep extension”, la durata del sonno è aumentata di circa 1.2 ore per notte (95%CI, +1.0 +1.4 ore; P < 0.001) rispetto al gruppo di controllo al termine dello studio. Il gruppo di intervento ha presentato una significativa riduzione nell’assunzione di calorie rispetto ai controlli (−270 kcal/die; 95%CI, −393 −147 kcal/die; P < 0.001). La variazione nella durata del sonno è risultata inversamente correlata con il cambiamento nell’intake di calorie (r = −0.41; 95%CI, −0.59 −0.20; P < 0.001). Non è stata invece rilevata nessuna variazione significativa nel dispendio energetico totale o nel calo ponderale nel gruppo “sleep extension” rispetto al gruppo di controllo.
Conclusioni: Questo studio ha dimostrato che l’incremento delle ore di sonno riduce l’apporto di calorie e determina un bilancio energetico negativo in un contesto di vita reale in giovani adulti con sovrappeso che abitualmente riposavano meno di 7 ore per notte. Migliorare (e mantenere) un maggior numero di ore di sonno per periodi prolungati potrebbe essere una strategia utile sia per la prevenzione che per il trattamento dell’obesità.
Commento: Si tratta di un piccolo trial randomizzato controllato, eseguito tuttavia con una metodologia molto rigorosa, impiegando metodi di misura oggettivi. I criteri estremamente selettivi di arruolamento dei partecipanti, la breve durata del trial che non permette di valutare quanto il prolungamento delle ore di sonno possa essere mantenuto sul lungo termine, la possibilità di potenziali interferenti in uno studio reallife sono tutti limiti del presente studio. Inoltre, gli autori non hanno trovato differenze ponderali tra i due gruppi; tuttavia, data la breve durata dell’intervento, è verosimile ipotizzare che non ci sia stato il tempo sufficiente per rendere manifeste queste variazioni. Nondimeno, rimane grande interesse per questo trial che riporta l’attenzione verso una opzione terapeutica assai intrigante: riuscire a ridurre l’apporto calorico senza fatica (ovverossia dormendo di più) e addirittura senza apportare variazioni al proprio stile di vita! Secondo modelli predittivi dinamici, un incremento persistente di anche solo 100 kcal/die comporterebbe un rischio di incremento ponderale pari a 4-5 kg in 3 anni. Una riduzione duratura degli apporti di quasi 300 kcal come riscontrato dagli autori, pertanto, potrebbe avere sul lungo termine un impatto significativo del peso. Con un gioco di parole, si può concludere che il “sogno” della persona che deve restringere l’apporto calorico e spera di non incontrare troppe difficoltà con l’ennesima limitazione alimentare può essere letteralmente raggiunto con un “sogno” in più!
Trial registrato: ClinicalTrials.gov Identifier: NCT02253368
Riferimento bibliografico: Esra Tasali, Kristen Wroblewski, Eva Kahn, Jennifer Kilkus, Dale A Schoeller. Effect of Sleep Extension on Objectively Assessed Energy Intake Among Adults With Overweight in Real-life Settings: A Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med 2022 Feb 7;e218098. doi: 10.1001/jamainternmed.2021.8098.
Online ahead of print Link pubmed: https://pubmed-ncbi-nlm-nih-gov.bibliopass.unito.it/35129580