Autore :
SIO

Caratteristiche specifiche delle sottopopolazioni di cellule staminali del tessuto adiposo sono responsabili della diversità dei depositi di grasso localizzati in differenti regioni anatomiche.

Contributo: Milan

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35021043/

Nahmgoong H, Jeon YG, Park ES, Choi YH, Han SM, Park J, Ji Y, Sohn JH, Han JS, Kim YY, Hwang I, Lee YK, Huh JY, Choe SS, Oh TJ, Choi SH, Kim JK, Kim JB. Distinct properties of adipose stem cell subpopulations determine fat depot-specific characteristics. Cell Metab. 2022 Mar 1;34(3):458-472.e6. doi: 10.1016/j.cmet.2021.11.014.

Caratteristiche specifiche delle sottopopolazioni di cellule staminali del tessuto adiposo sono responsabili della diversità dei depositi di grasso localizzati in differenti regioni anatomiche.

Riassunto
Nei mammiferi (soprattutto nel topo, animale molto utilizzato come modello sperimentale) il tessuto adiposo bianco si divide in tessuto adiposo viscerale epididimale (EAT) e in tessuto adiposo sottocutaneo inguinale (IAT), con caratteristiche metaboliche differenti. Sebbene siano presenti varie evidenze che suggeriscono come la presenza di sottopopolazioni distinte di cellule staminali adipose (ASCs) possa costituire un elemento importante per spiegare le differenze tra i vari depositi di grasso, le ASCs di questi due depositi (viscerale e sottocutaneo) non sono state studiate esaustivamente in modo comparativo.
Nel presente lavoro, abbiamo caratterizzato le ASCs, che sono eterogenee, e abbiamo esaminato gli effetti di fattori intrinseci e di fattori provenienti dal micro-ambiente del tessuto su specifiche proprietà delle stesse. Abbiamo pertanto dimostrato che le sottopopolazioni di ASCs presenti in EAT (viscerale) e in IAT (sottocutaneo) presentano caratteristiche molecolari differenti e specifiche in 3 diversi momenti del processo di differenziazione adipogenica.
Esperimenti di trapianto di ASCs hanno dimostrato che sono le caratteristiche intrinseche delle cellule a determinare in primo luogo il loro potenziale adipogenico. In seguito ad uno stimolo obesogenico (dieta con il 60% delle calorie derivanti dal grasso protratta per 8 settimane) ASCs specifiche del viscerale (EAT) positive per il marcatore di superficie syndecan 1 (SDC1) promuovono un rimodellamento in senso fibrotico, mentre ASCs specifiche del sottocutaneo (IAT) esprimenti CXCL14, una chemochina (ligando numero 14) con un tipico motivo (Cys-X-Cys) nella sua sequenza proteica, sopprimono in modo specifico l’infiltrazione delle cellule macrofagiche. Inoltre, ASCs specifiche del sottocutaneo (IAT) che esprimono alti livelli del marcatore BST2 (bone marrow stromal cell antigen 2 = antigene 2 delle cellule stromali del midollo osseo) mostrano un alto potenziale a differenziare verso adipociti beige.
Nel loro insieme questi dati espandono le conoscenze sulle ASCs dando nuovi spunti per spiegare le differenze tra i depositi di grasso con diversa localizzazione anatomica
Highlights
•il sequenziamento di RNA a livello della singola cellula evidenzia distinti gruppi di ASCs in 3 diversi stadi di differenziamento adipogenico
•caratteristiche intrinseche delle ASCs del tessuto adiposo viscerale e sottocutaneo sono responsabili del differente potenziale adipogenico che caratterizza i due depositi
•ASCs positive per SDC1 e per CXCL14 modulano la fibrosi e hanno azione anti-infiammatoria in corso di obesità
•ASCs del sottocutaneo, altamente positive per BST2, possono dare origine ad adipociti beige in seguito a esposizione al freddo

Commento
Utilizzando tecniche di ultima generazione che permettono il sequenziamento dell’RNA messaggero a livello di singola cellula, Nahmgoong H et al. caratterizzano le sottopopolazioni eterogenee di cellule staminali del tessuto adiposo (ASCS) presenti in topi di controllo normopeso e in topi sottoposti ad una dieta ad alto contenuto di grassi, che stimola una de novo adipogenesi soprattutto a livello del tessuto adiposo viscerale. Gli autori dimostrano che diverse sottopopolazioni di ASCs presenti in modo specifico in ogni deposito di grasso, identificate dall’espressione unica di singoli trascritti codificanti per chemochine o marcatori di superficie, hanno un ruolo cruciale nel determinare le caratteristiche metaboliche distintive dei depositi di tessuto adiposo bianco e il loro ruolo nell’espansione del tessuto in corso di obesità e nelle sue complicanze metaboliche.
Nonostante il lavoro sia interessante e fornisca nuovi dettagli e informazioni, la sua impostazione non è molto originale e dati simili a sostegno della eterogeneità delle ASCs erano già stati descritti anche in molti altri lavori (vedi ad esempio Ferrero R et al. Toward a Consensus View of Mammalian Adipocyte Stem and Progenitor Cell Heterogeneity. Trends Cell Biol. 2020 Dec;30(12):937-950. doi: 10.1016/j.tcb.2020.09.007).
Inoltre lo studio è realizzato prevalentemente nel modello animale (topo), di grande utilità, ma non perfettamente comparabile all’uomo, né per quanto riguarda l’espressione di specifici marcatori né per quanto riguarda la localizzazione e il ruolo fisio-patologico dei diversi depositi di tessuto adiposo.
Infine la maggior parte delle informazioni provengono dall’analisi del trascrittoma e non sono compiutamente confermate a livello di espressione proteica o di caratteristiche funzionali delle ASCs caratterizzate.

Distinct properties of ASCs determine fat depot specific chracteristics Nahmgoong H Cell Met 2022

Commento su Nature Review Endocrinology March 2022

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