Associazione dei livelli di Brain-Derived Neurotrophic Factor e Vitamina D con depressione e obesità: uno studio di popolazione
Contributo di ROTELLA in collaborazione cona la Dott.ssa Sara Gemignani
Associazione dei livelli di Brain-Derived Neurotrophic Factor e Vitamina D con depressione e obesità: uno studio di popolazione
INTRODUZIONE
È noto come depressione e obesità siano molto diffuse e interconnesse tra loro. Sia il Brain-Derived Neurotrophic Factor (BDNF) che la vitamina D sono ritenute associate alla depressione e all’obesità, tuttavia poco è noto rispetto all’interazione tra BDNF e vitamina D. Abbiamo voluto studiare le possibili associazioni e interazioni tra i livelli sierici di BDNF e vitamina D con i sintomi depressivi e l’obesità addominale in un ampio campione di popolazione.
MATERIALE E METODI
I dati sono stati ottenuti dallo studio di popolazione Study of Health in Pomerania (SHIP)-Trend (n = 3926). Le associazioni dei livelli sierici di BDNF e vitamina D con i sintomi depressivi (misurati con il Patient Health Questionnaire) sono state determinate usando modelli logistici binari e di regressione logistica multinomiale. Le associazioni dei livelli sierici di BDNF e vitamina D con l’obesità (misurata dal rapporto vita/fianchi – waist-to-hip ratio [WHR]) sono state determinate con modelli logistici binari e di regressione lineare con spline cubica ristretta.
RISULTATI
I modelli di regressione logistica hanno dimostrato un’associazione inversa della vitamina D con depressione (OR = 0.966; 95% IC 0.951-0.981) e obesità (OR = 0.976; 95% IC 0.967-0.985). Non è stata riscontrata alcuna associazione tra livelli sierici di BDNF e depressione o obesità. I modelli di regressione lineare hanno mostrato tuttavia una curva di associazione a U tra BDNF e WHR (p < 0.001).
CONCLUSIONI
La vitamina D è inversamente associata alla depressione e all’obesità. Il BDNF è associato solo con l’obesità addominale e non con la depressione. A livello di popolazione, questi risultati supportano il rilevante ruolo della vitamina D e del BDNF nella salute mentale e fisica.
COMMENTO
Molti studi in letteratura hanno mostrato una stretta associazione fra depressione e obesità, suggerendo che esista un substrato comune. Tale substrato sembra essere senza dubbio psicologico (ad esempio molte forme depressive possano portare ad un aumento dell’appetito) e farmacologico (si pensi all’aumento dell’appetito indotto da molte terapie antidepressive), ma anche biologico. Lo studio in oggetto prende in considerazione un campione di popolazione su cui è stato indagato il possibile ruolo di vitamina D e BDNF nella depressione e nell’obesità. Il principale risultato dello studio è rappresentato da una chiara correlazione inversa tra livelli di vitamina D e sintomi depressivi: un incremento di 1 ng/mL di vitamina D sembra determinare infatti una riduzione del 6.1% del rischio di presentare depressione e obesità. Ciò è specialmente rilevante anche alla luce di studi precedenti (Jorde et al., 2008) che hanno dimostrato come la supplementazione di vitamina D rispetto al placebo in soggetti con depressione e obesità/sovrappeso sia efficace nella riduzione dei sintomi depressivi a un anno.
Sono noti diversi meccanismi che possono spiegare tale dato. La vitamina D ha infatti un ruolo nella neuroplasticità, mentre comportamenti che ne riducono i livelli (scarsa esposizione solare, ridotta attività fisica e dieta povera di vitamina D) sono di frequente riscontro nei soggetti depressi. Infine, la depressione predispone a una deregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, a un’iperattività simpatica e all’incremento dei mediatori pro-infiammatori al contrario della vitamina D, che ha un ruolo anti-infiammatorio. L’associazione inversa tra vitamina D e obesità compare intorno ai 25 ng/mL. Questo dato andrebbe a corroborare i risultati di altri studi in cui è stato ipotizzato che bassi livelli di vitamina D, specialmente in menopausa, predispongano a un maggiore accumulo di grasso (Le Blanc et al., 2012). Il ruolo del BDNF e la sua interazione con la vitamina D su depressione e obesità risulta invece meno chiaro.
Ulteriori studi sono necessari al fine di comprendere meglio i meccanismi biochimici implicati nei fenomeni osservati in modo da poter arrivare a promuovere interventi efficaci per la prevenzione e il trattamento di queste patologie.
Goltz A, Janowitz D, Hannemann A, Nauck M, Hoffmann J, Seyfart T, Völzke H, Terock J, Grabe HJ. Association of Brain-Derived Neurotrophic Factor and Vitamin D with Depression and Obesity: A Population-Based Study. Neuropsychobiology. 2018 Jun 19:1-11. doi: 10.1159/000489864.
PMID: 29920493