Autore :
SIO

Association of Weight Loss Achieved Through Metabolic Surgery With Risk and Severity of COVID-19 Infection

Contributo: Maurizio De Luca

Association of Weight Loss Achieved Through Metabolic Surgery With Risk and Severity of COVID-19 Infection

Ali Aminian, Chao Tu, Alex Milinovich, Kathy E. Wolski, Michael W. Kattan, Steven E. Nissen

JAMA Surg.  December 29, 2021. doi:10.1001/jamasurg.2021.6496

Introduzione L’obesità è un fattore di rischio accertato per la infezione complicata da COVID-19. Si suppone che il calo ponderale si correli ad una riduzione delle complicanze, specie polmonari,  dell’infezione da COVID-19. Scopo dello studio è valutare l’associazione tra la chirurgia bariatrica/metabolica e la riduzione dei rischi di gravità dell’infezione da COVID-19 nei pazienti affetti da obesità.

Metodi. Disegno, impostazione e partecipanti Questo studio di coorte coinvolge pazienti adulti con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 35 sottoposti a chirurgia bariatrica/metabolica tra il 1 gennaio 2004 e il 31 dicembre 2017, presso la Cleveland Clinic Health System (CCHS). I pazienti del gruppo chirurgico sono stati comparati con rapporto 1:3 a pazienti affetti da obesità che non hanno avuto un intervento chirurgico (gruppo di controllo). La fonte dei dati è stata la cartella clinica elettronica del CCHS. Il follow-up è stato condotto fino al 1 marzo 2021. Sono stati esaminati gli esiti distinti prima e dopo lo scoppio di COVID-19 in marzo 2020. La perdita di peso e la mortalità per tutte le cause sono state valutate tra la data di arruolamento e il 1 marzo 2020. Quattro esiti correlati a COVID-19 sono stati analizzati nei pazienti con diagnosi di COVID-19 tra il 1° marzo 2020 e il 1° marzo 2021: 1) risultato positivo del test SARS-CoV-2, 2) ospedalizzazione, 3) necessità di ossigeno supplementare e 4) infezione grave da COVID-19 (quest’ultimo esito prevede ricovero in unità di terapia intensiva, necessità di ventilazione meccanica e/o morte). Gli interventi chirurgici praticati sono stati il Roux-en Y Gastric Bypass e la Sleeve Gastrectomy.

Risultati  Sono stati arruolati un totale di 20212 pazienti (età media [IQR] 46 [35-57] anni; 77,6% individui di sesso femminile [15690]) con un indice di massa corporea mediano (BMI medio) di 45 (41-51). La durata complessiva media del follow-up è stata di 6,1 anni (3,8-9,0). Prima della pandemia i pazienti del gruppo chirurgico rispetto ai pazienti del gruppo di controllo hanno perso maggiore peso (differenza media a 10 anni dal basale: 18,6 [95% CI, 18,4-18,7] punti percentuali; P < .001) e hanno avuto un’incidenza cumulativa di mortalità a 10 anni inferiore del 53% per tutte le cause non COVID-19 (4,7% [95% CI, 3,7%-5,7%] vs 9,4% [95% CI, 8,7%-10,1%]; P < .001). Dei 20212 pazienti arruolati, 11809 erano disponibili il 1° marzo 2020 per una valutazione degli esiti legati a COVID-19. I tassi di risultati positivi del test SARS-CoV-2 sono stati comparabili nei gruppi chirurgici e di controllo (9,1% [95% CI, 7,9%-10,3%] vs 8,7% [95% CI, 8,0%-9,3%]; P = .71). Tuttavia il sottoporsi a chirurgia bariatrica/metabolica è stato associato a un minor rischio di ospedalizzazione (hazard ratio [HR] 0,51; 95% CI, 0,35-0,76; P < .001), necessità di ossigeno supplementare (HR 0,37; 95% CI, 0,23-0,61; P < .001), e infezione grave (HR 0,40; 95% CI, 0,18-0,86; P = .02).

Conclusioni Questo studio di coorte definisce che, tra i pazienti con obesità, la perdita di peso sostanziale raggiunta con la chirurgia bariatrica/metabolica è associata a minori rischi di complicanza della infezione da COVID-19. I risultati suggeriscono che l’obesità può essere un fattore di rischio modificabile per la gravità dell’infezione da COVID-19.

In questo studio di coorte di 11809 pazienti con obesità, i tassi di risultati positivi del test SARS-CoV-2 sono stati comparabili tra i pazienti del gruppo chirurgico e del gruppo di controllo. Tuttavia, un precedente intervento chirurgico di tipo bariatrico/metaboli è stato significativamente associato a un rischio inferiore (del 49%) di ospedalizzazione, un rischio inferiore (del 63%) di necessità di ossigeno supplementare e un rischio inferiore (del 60%) di malattia grave durante un periodo di 12 mesi dopo aver contratto l’infezione da COVID-19. I risultati di questo studio mostrano un’associazione tra la perdita di peso ottenuta con la chirurgia e il miglioramento degli esiti dell’infezione da COVID-19, suggerendo che l’obesità può essere un fattore di rischio modificabile per la gravità dell’infezione da COVID-19.

SEZIONI