A qualitative exploration of obesity bias and stigma in Irish healthcare; the patients’ voice
Contributo: Di Pauli
A qualitative exploration of obesity bias and stigma in Irish healthcare; the patients’ voice
Una esplorazione qualitativa dello stigma e bias dell’obesità nel sistema sanitario Irlandese; La voce dei pazienti
Background e obiettivi:
Obiettivo di questo lavoro è studiare le esperienze di stigma a causa del peso nell’ambiente sanitario (in questo caso irlandese) dalla prospettiva dei pazienti.
Metodi: 15 soggetti (13 femmine e 2 maschi) in una condizione di obesità di classe 1 e 2, sono stati sottoposti a una intervista semi strutturata di circa un’ora con domande che indagavano: le esperienze di stigma; l’impatto di queste sulla salute; suggerimenti per ridurre questa forma di pregiudizio.
Risultati:
I soggetti hanno riferito di avere sperimentato stigma a causa del peso nell’ambiente sanitario.
In particolare, sono emerse tre tematiche che gli autori hanno definito come: Comunicazione interpersonale; Focus sulla cura; Ambiente fisico.
Per comunicazione interpersonale i soggetti hanno riportato sia commenti, per esempio “Non avevo realizzato che eri così grossa, non possiamo assolutamente spostare una come te”, o micro-espressioni non verbali di disgusto e disprezzo.
Focus sulla cura fa riferimento all’idea che la perdita di peso risolva i problemi indipendemente dai sintomi che il paziente riporta. Per esempio, una testimonianza riferiva questo “Chiesi dei raggi per le ginocchia ma mi disse di no perché bastava perdere peso… in seguito privatamente trovarono problemi di cartilagine che richiesero un intervento chirurgico.
L’ambiente fisico riguarda lo spazio che accoglie e, in cui si muove, il paziente affetto da obesità che spesso non incontra e soddisfa i bisogni e privacy.
Le conseguenze di queste esperienze possono portare alla sfiducia del paziente verso l’ambiente medico con ritardi o cancellazione delle visite o a comportamenti disfunzionali sia alimentari sia legati alla cura di sé.
Rispetto al come intervenire i suggerimenti sono che: i sanitari comprendano cosa significhi vivere in una condizione di obesità; essere trattati allo stesso modo delle persone che non in una condizione di obesità; maggiore attenzione all’obesità nei corsi universitari; accesso a un percorso clinico e strutturato.
Conclusioni:
Lo studio, condotto nella Repubblica d’Irlanda ha trovato che lo stigma sul peso è una esperienza comune nel sistema sanitario irlandese che può manifestarsi in diversi modi e costituire una minaccia per la salute e benessere delle persone affette da obesità.
Commento
L’indagine su territorio irlandese è interessante perché evidenzia le problematiche già emerse in letteratura dei lavori che hanno indagato direttamente la voce delle persone affette da obesità.
Tra le modalità indicate per studiare lo stigma sul peso è sempre più suggerita quella di chiedere direttamente alle persone che vivono quotidianamente con questa malattia cronica, multifattoriale e recidivante (in inglese si usa l’espressione “Nothing about us without us”).
Lo studio può essere di ispirazione per indagare le esperienze in altri Paesi (compreso il nostro), e mostra come le esperienze di stigma in ambito sanitario siano comuni in tutto il mondo (vedi anche https://sio-obesita.org/il-ruolo-dellesperienza-dello-stigma-basato-sul-peso-e-dello-stigma-sul-peso-interiorizzato-nelle-esperienze-di-cura-prospettiva-da-parte-di-adulti-coinvolti-nella-gestione-del-peso-in-6-pae/).
Un limite è il campione molto piccolo (15 soggetti), ma i risultati ricalcano fedelmente quanto già emerso dalla letteratura.
Lo stigma sul peso può costituire una barriera nel trattamento dell’obesità e il fatto che anche l’ambiente sanitario non ne sia immune pone serie e costruttive riflessioni su come il nostro ruolo possa migliorare sia la cura che una narrativa corretta dell’obesità.
O’Donoghue G, Cunningham C, King M, O’Keefe C, Rofaeil A, McMahon S. A qualitative exploration of obesity bias and stigma in Irish healthcare; the patients’ voice. PLoS One. 2021 Nov 29;16(11):e0260075. doi: 10.1371/journal.pone.0260075. PMID: 34843517; PMCID: PMC8629268.